di GIOVANNA CIRACÌ –

È il 29 gennaio del 1987. Una lunga fila di auto è in attesa al casello autostradale di Pomigliano d’ Arco. In una di queste vetture c’è anche il carabiniere Luigi Cosimo Miccoli, originario di San Pancrazio Salentino, che da tempo presta servizio nel napoletano. L’attesa si potrae troppo e quindi Luigi, che è in compagnia della fidanzata, decide di scendere dalla propria auto per verificare la situazione. Avvicinandosi al gabbiotto dei casellanti si trova davanti una scena allarmante: tre banditi dal viso coperto, sotto la minaccia di pistole, stanno intimando ai casellanti di consegnare loro l’incasso.

Luigi non ci pensa due volte, quindi interviene immediatamente per sventare la rapina. Purtroppo però rimane colpito da due colpi d’arma da fuoco sparati da uno dei tre banditi. Due di loro riescono a scappare su una moto rossa e bianca che poi si rivelerà fondamentale per la loro cattura, mentre il terzo morirà durante il conflitto a fuoco. Immediatamente scattano i soccorsi, ma Luigi Cosimo Miccoli perderà la vita durante il trasporto in ospedale.

Subito si dirama la notizia della tragedia e i colleghi del carabiniere si mettono alla ricerca dei due malviventi, raccogliendo le testimonianze di coloro che hanno assistito alla rapina. I militari risalgono ai colpevoli già conosciuti alle forze dell’ordine per i loro crimini commessi viaggiando su una moto rossa e bianca e li arrestano nel giro di poche ore. La salma di Luigi Miccoli viene trasportata a San Pancrazio Salentino, dove viene accolta dalla cittadinanza ancora sconvolta per l’ accaduto. Ai funerali prensenziano anche le autorità civili e militari, tra cui il Generale dell’ Arma dei carabinieri di allora.

La salma sarà poi traslata da San Pancrazio Salentino a Torre Santa Susanna, dove alcuni anni dopo i genitori di Luigi Cosimo Miccoli decisero di trasferirsi, mentre il carabiniere viene insignito della Medaglia d’Oro al Valor militare alla memoria per aver sacrificato la propria vita combattendo contro la criminalità. A lui è stata dedicata una via sia a San Pancrazio Salentino sia a Torre Santa Susanna, che gli ha intitolato anche un monumento. Qui qualche tempo fa, l’epigrafe riportante il nome di Miccoli è stata oggetto di un grave atto vandalico, ma nonostante ciò, ogni anno il sacrificio del carabiniere viene ricordato in entrambi i paesi brindisini.

Infatti, lunedì 30 gennaio, a partire dalle 12, in Piazza Unità d’Italia, a San Pancrazio, ci sarà una cerimonia commemorativa organizzata dall’amministrazione comunale e a cui prenderanno parte le autorità provinciali e comunali, oltre agli studenti dell’ Istituto Comprensivo sanpacraziese, perché il ricordo di questo grande militare possa rimanere vivo nella cittadinanza e possa essere da esempio per le nuove generazioni.