di CHIARA CHIEGO –

Nelle marine di Ostuni è ancora oggi possibile trovare tre torri costiere, molto diverse fra loro. Dopo essere rimasti abbagliati dal candore delle case della “città bianche”, si può percorrere la nota strada panoramica e scendere dolcemente verso il mare, tra aree protette ed acque cristalline.

La più grande è senza dubbio Torre Villanova: edificata nell’omonima frazione, si tratta di una costruzione fortificata molto simile a un castello, in quanto oltre a quella di avvistamento, svolgeva una funzione difensiva contro le incursioni dei pirati saraceni. Realizzata su strutture precedenti al ‘500, comunicava con le altre due torri di Ostuni: Torre San Leonardo a nord e Torre Pozzelle a sud. Vero e proprio fortino con la forma di stella a quattro punte, sono di notevoli dimensioni il faro e i locali aggiunti in un periodo successivo. La torre fu utilizzata come avamposto militare fino agli anni ’30 del Novecento. Dopo essere stata abbandonata per un periodo, è stata restaurata solo negli ultimi anni.

Costruita intorno al 1567, Torre San Leonardo si trova a soli venti metri dal mare, e scendendo da nord, rappresentava la prima torre costiera della Terra d’Otranto. Si eleva in un’area già nota come stazione di posta per il cambio dei cavalli di epoca romana sulla via Traiana, all’interno del Parco Naturale Regionale Dune Costiere, da Torre Canne a Torre San Leonardo, nella zona detta Pilone: per questo, in un primo momento, la torre era nota come Torre del Pilone, e fu rinominata quando ricadde sotto l’autorità dell’Abbazia di San Leonardo, gestita dai Cavalieri Teutonici di San Leonardo di Siponto.

Della sua forma originale sappiamo che aveva pianta quadrata ed era armata di cannoni. Del suo corpo originale, invece, oggi non resta molto, poiché una volta conclusa l’opera difensiva nel XIX secolo, questa divenne una proprietà privata venendo trasformata in abitazione. Rimaneggiata soprattutto nel primo piano, è ancora oggi una casa privata.

Su un litorale selvaggio e incontaminato, si erge Torre Pozzelle; la zona è nota per le cinque calette di sabbia che si alternano a tratti rocciosi e rappresenta un habitat naturale per una meravigliosa biodiversità. La torre, costruita alla metà del XVI secolo, è l’unica delle tre, appartenenti al territorio di Ostuni, ad avere la classica forma tipica del “Regno”, a base troncopiramidale con tre caditoie. Costruita con un’alternanza di mattoni squadrati e pietre informi, conserva tracce di intonaco sulle pareti, con una camera, utilizzata come cisterna, ben visibile. Purtroppo, una volta abbandonata durante il XIX secolo, è caduta in un forte stato di incuria e, fino a oggi, sono stati effettuati solo dei lavori di consolidamento della struttura per evitare altri crolli.