di ANNA MAZZOTTA –
Sono Anna, una donna originaria di Salice Salentino, che, a un certo punto della sua vita, ha dovuto migrare verso il centro Italia. Avevo 36 anni, una bimba di due mesi e un marito che doveva trasferirsi per lavoro a Roma. Una scelta importante che abbiamo fatto insieme e che avrebbe cambiato la nostra vita. Tante sensazioni, tante emozioni: a tratti felici, a tratti tristi. Paura, sgomento, ma anche gioia e voglia di cambiamento, regnavano dentro di me.
Approdata nella Città Eterna, tutto mi sembrava più grande, immenso. Avevo sempre vissuto in paese e trovarmi in una grande metropoli mi spaesava. Mi rimboccai le maniche e iniziai la mia avventura. Cominciai dalla nuova casa, dalle nuove conoscenze e dalla ricerca di un lavoro. La mia abitazione mi piaceva, poi le conoscenze iniziarono ad aumentare e riuscii a trovare lavoro. Non era un impiego come gli altri, perché lì contavano tanto i rapporti umani: trovai così una seconda famiglia formata da persone fantastiche. Nonostante ciò, non riuscivo a staccarmi dalle mie radici salentine. C‘erano momenti in cui mi mancava tutto della mia vecchia vita in paese: le mie abitudini, la mia famiglia… ma ero anche tanto incuriosita dalla scoperta della grande città. Il mio umore altalenante era un po’ come una giostra, un po’ era su e un po’ giù.
La mia esistenza, ad un certo punto, ha preso una brutta piega: un problema mi ha costretta a cambiare tutto e a rivedere i miei piani. Non potevo più restare lì a Roma, sentivo sempre più il desiderio e la necessità di ritornare al Sud. Una decisione fu presa e rientrammo giù, a San Pancrazio Salentino, il paese di origine di mio marito. Le cose erano cambiate e dovevo fermarmi per un po’. La mia bambina cresceva e volevo che si circondasse della sua grande famiglia, dell’affetto dei nonni, dei cugini…
Adesso che sono cinque anni che sono ritornata al Sud, posso dire comunque che un po’ mi manca Roma e che li c’é un pezzo di me. La città mi ha fatto crescere tanto, mi ha dato gioie e dolori e, per questo, le sono grata. Ma quello che ho capito maggiormente è che la mia vita adesso è qui nel Salento, dove ci sono “Lu sule, Lu mare e Lu ientu”. E soprattutto ci sono le mie radici.
A chi vuole lasciare la propria terra suggerisco, prima di andare fuori per cercare lavoro, di provarci qui. È vero, è più difficile trovarlo al Sud, però provateci.