di REDAZIONE –
Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024 sono gli ultimi giorni per visitare alla Fondazione Biscozzi | Rimbaud di Lecce la mostra Vittorio Matino – Divampa colore, a cura di Nathalie Vernizzi Matino e Gabriele Matino, sesto appuntamento espositivo dal 2022 dell’istituzione fondata nel 2018 dai coniugi Luigi Biscozzi e Dominique Rimbaud con l’intento di promuovere l’arte moderna e contemporanea attraverso un programma di mostre che ha visto sin qui come protagonisti Angelo Savelli(L’artista del bianco, 2021), Salvatore Sava (L’altra scultura, 2022), Grazia Varisco (Sensibilità percettive, 2022-2023), Mirco Marchelli (Voci in capitolo, 2022-2023), Yuval Avital (Lucus, 2023-2024).
La mostra segna il ritorno di Matino (1943 – 2022) alla sua terra d’origine con un’importante rassegna monografica, la prima dopo la scomparsa del pittore, presentando venti tele, selezionate dalla collezione personale dell’artista e per la maggior parte esposte per la prima volta con l’intenzione di creare una immersione totale nel colore e uno spazio espositivo avvolgente per lo spettatore.
Le opere esposte ripercorrono anni di intensa produzione e riassumono i passaggi del percorso artistico di Matino dal 2004 al 2013 con il diffondersi della luce e del colore sulla tela, dal bianco intenso (Dittico rouge et noir, 2005) al profondo nero (Solfeggio in nero, 2004; Nigro Aires, 2005), esplorando tutte le possibili sfumature della gamma cromatica (Viola di sera, 2005; Acero rosso, 2009; Piccolo verde, 2009; Anima nera, 2013). Si segnalano inoltre Surya’s Grace e Red for Chennai, quadri sorti dopo un viaggio in India nel 2008 che appartengono a un gruppo di opere esposte in parte alla Sundaram Tagore Gallery di New York nel 2009.
La mostra intende anche creare delle sinergie tra spazio visivo e spazio sonoro, riproponendo un approccio proprio dell’artista che era solito dipingere ascoltando musica jazz, Mozart, oppure musica classica indiana, e questa suggestione è confermata anche da alcune opere come Round Noon (2013), All Blues (2009), e Stormy Sunny Sunday (2010), ispirate fin dal titolo dalle emozioni sensoriali indotte all’artista dalla musica.