FOTO DI MATTEO D’ADDUZIO

di ANNA RITA PINTO –

Dopo essere stata vista a fine settembre 2023 sulle Alpi italiane – e non solo -, nella serata del 5 novembre lo spettacolo dell’aurora boreale, tipico del Nord Europa e molto raro alle nostre latitudini a causa delle interferenze “tra il flusso di elettroni e protoni – plasma – provenienti dal Sole e il campo magnetico terrestre”, ha tinto di rosso i cieli dell’Italia, probabilmente per una forte tempesta solare che ha consentito l’osservazione del fenomeno anche molto più a sud, dunque anche in Italia: sulle Alpi, fin tutto il Nord e parte del Centro, dalla Toscana alle Marche fino ad arrivare alla Puglia.

Il fenomeno di estrema bellezza è stato fotografato in Val D’Orcia, in Toscana in provincia di Siena, a Cremona, in Lombardia e a Senigallia, in provincia di Ancona, nelle Marche e poi addirittura in Puglia, a Vico del Gargano, nel foggiano, catturato dall’obiettivo di Matteo D’Adduzio. L’immagine mostra un’esplosione di colori nel cielo, un spettacolo che ha lasciato senza fiato chi ha avuto la fortuna di assistervi.

La conferma del fatto che si tratti di aurore boreali arriva dall’avvistamento di aurore simili – rosse e molto basse sull’orizzonte nord – nello stesso momento anche in Austria, Slovenia e Romania. Le aurore erano visibili dalle webcam per via della loro elevata sensibilità e dell’alta esposizione, ma anche a occhio nudo in alta quota in condizioni di cielo particolarmente limpido.

Che cos’è l’aurora boreale: è un fenomeno ottico dell’atmosfera terrestre, caratterizzato da bande luminose che assumono un’ampia gamma di forme e colori, rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio, di solito di colore rosso-verde-azzurro, detti archi aurorali, causato dall’interazione di particelle cariche – protoni ed elettroni – di origine solare – vento solare – con la ionosfera terrestre. Tali particelle eccitano gli atomi dell’atmosfera che diseccitandosi in seguito emettono luce di varie lunghezze d’onda. Capita talvolta che il Sole emani un super-flusso di vento solare che, tecnicamente, si chiama “espulsione di massa coronale”. Si tratta di una potente esplosione che avviene sul Sole e se questa “bolla” di plasma è puntata in direzione della Terra l’impatto con il campo magnetico sarà davvero notevole.

Tutto questo, quindi, è stato possibile grazie a una tempesta magnetica forte (G3), secondo il National weather service che segnala anche “il potenziale per ulteriori periodi di G3 e maggiori tempeste mentre l’Europa e le Americhe passano al settore notturno.” Questa tempesta solare di categoria G3 è così forte che all’interno del Circolo polare artico l’aurora si è vista anche durante il giorno, alla luce del sole, cosa che avviene non più una volta ogni dieci anni. Nelle prossime ore l’aurora sarà visibile anche sul Nord America.