di ANNA RITA PINTO –

Molte sono le manifestazioni che ogni anno, soprattutto durante il mese di novembre, si tengono in tutta Italia per incentivare la sensibilizzazione contro la violenza di genere. A farsi portavoce delle donne violate e degli uomini per bene che mai vorrebbero essere accomunati a quelli maltrattanti, sono le associazioni culturali, di volontariato e di categoria ma anche le istituzioni, così come succede a Mesagne grazie all’ intensa attività della Commissione Pari Opportunità Politiche di Genere e Diritti Civili insediatasi con l’amministrazione Matarrelli. Quest’ultima, infatti, in collaborazione con l’ambito territoriale sociale BR4 e l’A.P.S. Cabiria, anche quest’anno propone uno spettacolo gratuito e aperto a tutti coloro che vorranno parteciparvi, per domenica 19 novembre presso il teatro comunale di Mesagne. Ingresso ore 18:30, sipario ore 19:00 (non si accettano prenotazioni).

Si tratta di “Stupro di Stato” della compagnia teatrale Mama Dunia, scritto, diretto e interpretato da Antonio Fanelli che, attraverso la rievocazione delle vicende processuali relative allo stupro subito da Franca Rame, si rende omaggio a tutte quelle donne che con tenacia – e ognuna secondo le proprie capacità -, si sono opposte alla sottomissione di genere. Nello spettacolo verrà ricordata inoltre Franca Viola che nella Sicilia del 1965, insieme al padre, nega l’attuazione dell’articolo 544 del codice Rocco che prevedeva, per il violentatore, la cancellazione del reato in caso di matrimonio riparatore.

Dal nome di Alfredo Rocco, Ministro di Grazia e Giustizia del Governo Mussolini, il “codice Rocco” veniva applicato per i delitti preveduti dal capo primo e dall’articolo 530: il matrimonio, che l’autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l’esecuzione e gli effetti penali.”