di CHIARA CHIEGO –

Esiste forse un luogo in Puglia che non sia caratterizzato da una bella storia o da una leggenda? Tra miti e fatti drammatici, ogni luogo custodisce una vicenda interessante pronta per essere raccontata.

Ad esempio nella leggenda sulla fondazione di San Pietro in Bevagna, località balneare a undici chilometri da Manduria, si narra dell’arrivo e delle gesta di San Pietro. Nell’aprile del 44 d. C., l’Apostolo si trovava in mare nel suo viaggio che da Antinochia, doveva portarlo a Roma. Era accompagnato nella traversata dal fratello Andrea e dal suo caro discepolo Marco, ma la loro traversata fu interrotta bruscamente da una tremenda tempesta, che li costrinse ad approdare sulle coste joniche. Accolto da alcuni residenti del luogo, Pietro fu accompagnato di fronte a Fellone, il re dei Fellinesi – una popolazione locale – che era malato da tempo di lebbra. Il Santo dichiarò che se il buon re si fosse convertito al Cristianesimo, sarebbe guarito dal suo male; e così avvenne. Il re ritrovò la salute dopo pochi giorni. San Pietro riuscì così a convertire molti abitanti locali e poi riprese il suo viaggio. Sul luogo dove era approdato il Santo, fu eretta una chiesetta appoggiata alla torre di avvistamento di epoca medievale.

Dai documenti storici di cui disponiamo, la verità appare meno epica della leggenda, e la umile ma dignitosa chiesetta di San Pietro in Bevagna è uno dei tanti testimoni della devozione locale che usa una leggenda legata al noto Apostolo per elevare la sua condizione di santuario. Di sicuro c’è che la zona fu passaggio obbligatorio per centinaia di pellegrini che si dirigevano in Oriente.

Con i suoi quindici chilometri di spiagge basse e sabbiose, interrotte in alcuni punti da brevi scogliere, San Pietro in Bevagna è una delle mete vacanziere più ricercate sul litorale tarantino. Colpita dal boom edilizio che interessò la zona negli anni ’80, è oggi un piccolo centro che continua a popolarsi nel periodo estivo. Il litorale è interessato da dune di sabbia, un’ estesa macchia mediterranea, dal fiume Chidro, che scorre ad ovest del territorio, e dal fiume Borraco che scorre ad est. La riserva naturale della foce del fiume Chidro è infatti un piccolo ecosistema naturalistico importante, con le sue acque fredde che in estate sono grandemente apprezzate dai turisti, e che sono, inoltre, la casa di una grande varietà di specie animali e vegetali.