di GIOVANNA CIRACì-

Lo stiamo vedendo in questi giorni nella fiction di RaiUno Gerri, nei panni di Pierpaolo Costa, giovane giornalista conoscente del protagonista, ma Gianvincenzo Piro è già al lavoro per nuovi e interessanti progetti. Trentadue anni, originario di Francavilla Fontana, ha intrapreso gli studi attoriali sin da ragazzo, in parallelo con quelli svolti presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, dove si è laureato in Regia e Scenografia.

Come lui stesso racconta: “Sin da subito il mio obiettivo è stato recitare, per questo ho frequentato la Clesis Arte di Carlo Merlo a Roma. Contemporaneamente ho studiato presso l’ABA Lecce perché mi serviva a dare spessore alla mia preparazione. Nella mia famiglia ho sempre respirato l’arte, soprattutto grazie a mio padre che insegna al Liceo Artistico di Grottaglie. Il mio interesse, però, riguarda tutto il mondo del cinema, non solo la recitazione, ma anche la scenografia.”

Dopo aver terminato il suo percorso a Lecce, Gianvincenzo Piro si è trasferito stabilmente a Roma, dove ha ormai avviato la sua carriera cinematografica. “Ho iniziato con Giorgio Lopez – ricorda Piro – una quercia, soprattutto del doppiaggio italiano. Ho debuttato con lui in teatro, quasi per caso. Inizialmente mi occupavo della scenografia, ma quando lui ha scoperto che avevo studiato recitazione mi ha chiesto di provare a far qualcosa sul palco. Da lì è nato tutto. È stata un’esperienza davvero grandiosa.” Piro è poi riuscito a perfezionarsi con nomi del calibro di Pupi Avati, Michele Placido e Ivana Chubbuck.

Il suo cammino è proseguito fino ad arrivare a vestire, nella fiction Gerri, i panni di Pierpaolo che descrive così: “È un giornalista d’inchiesta, molto innamorato di Annalisa che però lo tradisce con il protagonista, con il quale Pierpaolo stesso ha un rapporto particolare. Si ritrova quindi al centro di un triangolo amoroso, in cui rappresenta quello tradito, ma alla fine viene scelto dalla sua amata. In generale, quello che mi piace maggiormente di questo progetto è che si tratta di una fiction corale, dove i personaggi principali sono per la maggior parte giovani talenti. Solitamente si punta su volti maturi e molto noti, qui si è voluto scommettere su tanti nuovi attori”. Un lavoro che gli sta donando notorietà, ma che ha gli ha permesso di recitare nella sua terra d’origine, la Puglia, visto che la storia è ambientata a Trani.

“Lavorare nel mio Sud è stata un’emozione unica – confida Piro – Ho sempre ringraziato il regista Giuseppe Bonito per avermi riportato a casa. La Puglia ha tanto da raccontare come mondo e risponde bene come luogo ideale per fare cinema.” Ma della sua Puglia c’è un elemento in particolare a cui è legato: il mare. Come egli stesso svela: “Il mare mi ha sempre portato fortuna. Ogni volta che ho partecipato a un progetto importante, c’era il mare a fare da sfondo, come nel caso di Gerri; sono certo che anche questa volta mi porterà bene.”

E gli effetti benefici del mare sembrano già farsi vedere nella carriera di Gianvincenzo Piro, che in queste settimane è impegnato a Cagliari come assistente alla regia per Allex Aguilera, nell’allestimento dell’opera lirica La favorita di Donizetti, con Beatrice Venezi alla direzione d’orchestra. Un impegno di grande rilievo a cui Piro mirava da tempo: “Questi sono gli obiettivi che io definisco silenziosi, di cui non parlo spesso a che alla fine coltivo. Ho lavorato al Teatro di Roma per un po’ di anni e qui mi è nata la voglia di fare da assistente alla regia. È un qualcosa che ti porta ad affiancare artisti molto importanti, poi l’opera, per me, è l’apice dell’arte performativa. Tutto ciò ti crea un’adrenalina pazzesca”.

 Oltre a questo, tra qualche mese Gianvincenzo Piro sarà il primo attore in uno spettacolo teatrale di cui ancora non è possibile rivelare i dettagli, per proseguire con l’uscita, entro fine anno, del docufilm di Dennis Cabella e Marcello Ercole Waterfront, che lo vede protagonista. “In futuro – conclude l’attore – aspiro a ruoli forti, che mi permettano di esprimere tutto me stesso, a personaggi impegnativi in cui poter impiegare tutta la creatività che ho sviluppato negli anni. La recitazione e la regia restano le mie attività predilette e spero di poterle praticare nuovamente nella mia terra d’origine. Oltre a Gerri, ho avuto modo di esibirmi al Teatro Petruzzelli di Bari nella messa in scena di Il labirinto di Creta” di Nicola Piovani. Lavorare in casa è sempre una grande esperienza.”