di GIOVANNA CIRACì –
Ben undici milioni di euro per il tanto desiderato Polo Pediatrico del Salento. Sembrano finalmente arrivare i primi importanti risultati per il progetto estremamente ambizioso lanciato dall’associazione Tria Corda di Lecce: una struttura specialistica che operi all’interno dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, diventando un centro di riferimento di alto livello, e che permetta alle famiglie e ai piccoli pazienti di usufruire di servizi sanitari all’avanguardia senza doverli cercare al di fuori della Puglia.
La bella notizia è stata data dall’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, nel corso di una tavola rotonda “Presente e futuro delle cure pediatriche nel Salento: Il Polo pediatrico 10 anni dopo”, tenutasi al Mercure Hotel President di Lecce lo scorso 25 giugno.
Risorse economiche importanti che la Regione Puglia ha deciso finalmente di utilizzare nell’ambito della ricognizione dei fondi residui e disponibili assegnati in passato all’Asl Lecce e che fanno riferimento all’ex articolo 20 della legge 67 del 1988. Una decisione che accelera il raggiungimento dell’obiettivo che Tria Corda, capofila della rete sociale “Solo X Loro” di cui fanno parte altre quattordici associazioni, si prefigge di raggiungere da più di dieci anni.
“La Asl ha presentato un progetto di fattibilità – ha sottolineato l’assessore Palese – e la Regione ha deciso di accoglierlo e di erogare un finanziamento iniziale di 11 milioni di euro. Poi sarà completato dal punto di vista finanziario, grosso modo nel giro di fine anno, per l’intera realizzazione dell’opera. I tempi saranno immediati. Abbiamo già fatto una comunicazione al direttore generale dell’Asl di Lecce che ora dovrà realizzare il progetto definitivo prima di indire un bando di gara e dare il via libera agli interventi previsti.”
Grande soddisfazione ha espresso il presidente di Tria Corda Antonio Aguglia, ponendo comunque l’attenzione su ciò che ancora va migliorato, comela terapia intensiva pediatrica o il pronto soccorso pediatrico dove “i bambini costretti a ricorrere alle cure subiscono un doppio trauma perché si trovano ad aver a che fare con adulti in condizioni sanitarie difficili, a volte, disperate. I professionisti poi devono essere messi nelle condizioni di svolgere bene il loro lavoro”.
In questo progetto non mancherà la cooperazione tra Asl Lecce e Università del Salento che ha già aperto il bando per la selezione di un professore ordinario di Pediatria e lavora per individuare cattedre per la facoltà di Medicina e per la scuola di specializzazione di Chirurgia Pediatrica. Il rettore Fabio Pollice, inoltre, ha proposto di creare nel Salento un progetto-pilota sul monitoraggio dello stato di salute dell’infanzia, perché, come egli stesso afferma, si potrebbe anche “accettare un divario economico tra Nord e Sud del Paese, ma non quello sanitario soprattutto se colpisce la salute dei bambini”.