di RITANNA ATTANASI –
Paesaggio, territorio, città sono parole diverse che cercano di avvicinarsi tutte probabilmente alla stessa cosa. Qualcosa di unico che si vive ogni giorno: la vita vissuta in un punto preciso del globo terrestre. Se ne discute domenica 25 febbraio, a Taranto, in via Arco Paisiello, 18, nell’ambito dell’International Darwin Day 2024, a cura del Comitato Città Vecchia ed Ethra Archeologia e Turismo, con la direzione di Vincenzo Stasolla, Walter Giacovelli e Nicola Fasano.
I Darwin Day si tengono in tutto il mondo generalmente a febbraio, mese della nascita di Charles Darwin, e si declinano a livello locale, proponendo di volta in volta un programma diverso. Quest’anno il tema portante è “Il paesaggio e la sua evoluzione”. Tema a cui si atterranno gli studiosi, e non solo, che hanno voluto aderire all’evento, e quegli artisti selezionati tramite un’apposita call per la realizzazione di posters grafici.
Il “Darwin Day”, così come “La notte europea dei Ricercatori”, è un’occasione annuale in cui ci si interroga collettivamente su quale sia il ruolo sociale della ricerca scientifica, e si inserisce nel ciclo di eventi “Prospettive Mediterranee” di cui si fanno promotori gli archeologi e le archeologhe di Ethra Archeologia e Turismo. L’evento è gratuito e la partecipazione auspicabile per la rilevanza di un tema perennemente attuale al quale, oltre l’esperienza individuale, si aggiungono contributi scientifici. “Prospettive Mediterranee si muove da Oriente ad Occidente, da Taranto verso la Calabria, passando dalla Basilicata, attraverso questi eventi annuali, itineranti, in zone molto spesso rurali, degradate, dove stentano ad arrivare notizie di questo genere”, spiega infatti l’archeologo Vincenzo Stasolla. A seguire si terrà un aperitivo ed un OPEN MIC con la giovane tarantina Perla in arte “Esperienze di Perlen”.
Perla ha iniziato nel 2019, a Milano, quando in duo diffondono l’Open Mic “Frappè- Culture al femminile” riscuotendo un gran successo. Successivamente l’esperienza in duo finisce ma Perla non demorde. Continua durante il Covid con un appuntamento settimanale on-line. Lo importa a Taranto dove torna inizialmente per pochi mesi ma dove scopre di voler vivere stabilmente. “Io voglio stare qui al Sud -confida Perla – Mi piace il Meridione, la vita che si fa qua. Quantomeno ci provo. L’Open Mic non l’ho inventato io, nasce in Inghilterra dove è famosissimo. Credo sia un modo per aiutare le persone ad aprirsi. È difficile farsi conoscere, un processo molto lento, e anche generare una rendita da questo. L’Open Mic è sempre diverso, a seconda del locale che accetta di ospitarmi, del tema serale, e da chi ovviamente vi partecipa”.
