di RITANNA ATTANASI –

C’era anni fa una pubblicità con una canzoncina di sottofondo che faceva “per fare l’albero ci vuole il legno”, e poi continuava “per fare il legno ci vuole l’albero, per fare l’albero ci vuole il seme, per fare il seme ci vuole il frutto” e via dicendo. Ma nella vita di tutti i giorni che significa seminare? Alcuni stanno provando a farlo. Alcuni attivisti e attiviste risiedenti nel versante jonico-salentino che si sono uniti e hanno fondato il collettivo Human Pride Taranto redigendo un proprio manifesto politico e iniziando sin da subito con l’organizzazione di eventi pubblici.

Domani sabato 8 giugno, a partire dalle ore 19, si terrà a Sava, negli ambienti familiari e rimodernati del club La Sala Fabius, Onda Pride, l’aperitivo sociale a sostegno di una delle attività più attese e sospirate dello Human Pride, la marcia del prossimo 6 luglio nella città di Taranto, e della quale sarà madrina speciale l’avvocatessa Cathy La Torre. L’aperitivo è contornato da iniziative incentrate sulla pittura e la fotografia. L’artista savese Simone Lomartire realizzerà in estemporanea un’opera la cui tela sarà poi oggetto di un’estrazione. Saranno proiettate foto e video che hanno segnato le tappe fondamentali del movimento Lgbtqia+. Non mancherà la musica dal vivo con il dj Mr Nieddu specialista degli anni ’80-’90. Non solo nel capoluogo di provincia, Taranto, ma anche nei comuni limitrofi. Sava appunto.

È questo l’intento della serata che incontra terreno fertile nell’associazionismo e nell’ospitalità de La Sala. La serata infatti nasce con la collaborazione dell’Associazione Terra Jonica e Arci Calypso Sava. Difatti il collettivo non si riserva di occuparsi solo di tematiche di genere ma di estendersi a tutte quelle forme di oppressione che tuttora esistono.

Omofobia, transfobia, patriarcato, razzismo, sessismo, abilismo, sfruttamento, sono indicati a chiare lettere nello Human Pride Taranto manifesto politico. Una volta definiti i punti programmatici, non resta che lasciare spazio alla semina.