(immagini tratte dal web)

di CHIARA CHIEGO –

Di tutti i giardini visitabili in Salento, ve ne è uno molto particolare: non è un giardino nel senso classico del termine e non è costellato da fiori, piante e arbusti, ma da grandi pietre squadrate. Stiamo parlando di Giurdignano, definito il “Giardino megalitico d’Italia”.
Il piccolo borgo a pochi chilometri da Otranto, ha una storia antichissima: abitato sin dall’Età del Bronzo, è costellato da megaliti che nel tempo sono diventati parte integrante del tessuto cittadino. Il territorio conta di 18 menhir e 7 dolmen, alcuni perfettamente conservati.
I menhir sono delle alte pietre dalla forma allungata, mentre i dolmen sono strutture più complesse formate da pietre verticali che sorreggono una lastra orizzontale, spesso usati come sepoltura. Le costruzioni si trovano sulle vie cittadine, nei giardini privati e nelle campagne arrossate dal sole. Dal Menhir San Vincenzo posto sull’omonima via, passando dalla piazza principale del paese dove si incontrano i monoliti Gemelli, due grandi menhir alti circa due metri e mezzo quasi identici, le atmosfere sono quelle adatte alle leggende, in un percorso unico.
Nel “Percorso Megalitico” è possibile anche visitare il Frantoio Ipogeo Trappitello del Duca risalente al XVI secolo. E poi un menhir su uno sperone di roccia, e uno simile con antiche incisioni. La stratificazione storica del posto è evidente: oltre alle testimonianze dell’ Età del Bronzo, ci sono le tracce messapiche, quelle dell’Impero Romano, quelle bizantine presenti ad esempio negli affreschi della piccola edicola vicino alla Cripta e al Menhir di San Paolo.
E poi la storia medievale ancora ricostruibile nei ruderi della Basilica dei Santi Cosma e Damiano detta “Centoporte” dalla grande presenza di finestre e aperture. Costruita dai monaci basiliani nel VI secolo, fu poi vissuta dai benedettini.
L’odierna Chiesa Madre della Trasfigurazione del Signore, è una struttura settecentesca costruita su chiese precedenti. In passato era stata dedicata a San Rocco, che nei racconti popolari, avrebbe salvato la popolazione dalla peste.
Dai blocchi di tufo chiaro alle piccole pietre scure, dagli sconfinati campi di terra rossa al verde degli ulivi e della macchia mediterranea, Giurdignano è un luogo dove la storia si fa roccia.
Un luogo che non si stanca di narrare ai curiosi e ai visitatori le sue storie fatte di uomini e donne, in un vero è proprio viaggio a ritroso nel tempo sotto il cielo salentino.