di GIOVANNA CIRACì –

“Grazie Lecce, un’accoglienza stupenda”. Esprime grande soddisfazione Beppe Fiorello, arrivato lo scorso 10 aprile nel capoluogo salentino, in occasione della proiezione del suo film “Stranizza d’amuri”, che lo vede per la prima volta nei panni di regista. Con lui Samuele Segreto e Gabriele Pizzurro, i due giovani attori che ricoprono il ruolo dei protagonisti.

Una pellicola ispirata a una storia realmente accaduta nei primi anni ottanta in Sicilia, a Giarre, dove due ragazzi combattono per vivere la loro storia d’amore omosessuale in un contesto sociale ostile e intollerante. Una lotta che purtroppo finirà nel peggiore dei modi, lasciando tanti interrogativi in sospeso.

Fiorello, accompagnato dagli interpreti principali, ha introdotto la visione del suo lavoro cinematografico ricordando la magia del cinema: “La nostra responsabilità è di proporvi storie, di qualsiasi genere perché il cinema possa stimolare lo spettatore a uscire di casa, prendere l’auto, comprare un biglietto e andare a sedersi accanto a qualcuno che non conosce per condividere un’esperienza che è il film. Che voi abbiate o non un divano comodissimo a casa, l’esperienza della sala cinematografica è unica e tale rimarrà per sempre.”

Una pellicola che sta riscuotendo successo, come testimonia la sala stracolma di gente del Cinema DB d’Essay di Lecce, dove è stato appunto proiettato quello che Fiorello definisce “un film fortemente voluto da me, una storia pensata anche tecnicamente per il cinema.” Un riscontro ottenuto anche nelle altre tappe del tour, che vede il regista e i due attori principali in giro per le città italiane a far conoscere personalmente “Stranizza d’amuri” al pubblico.

Dopo Lecce, ad attenderli Bari. Gli artisti hanno espresso soddisfazione per il risultato ottenuto: “Stiamo vivendo delle belle emozioni, – afferma Beppe Fiorello – la cosa che mi fa molto piacere è che ci sono tanti ragazzi e tante ragazze che vengono a vedere un film che non è proprio, come si dice oggi, un “teen movie”, ma un dramma importante. I giovani stanno scoprendo un cinema più classico e di questo sono contento.”

E infine, impossibile non sottolineare il suo legame con il capoluogo salentino: “Qui ho fatto il militare, nella Caserma Nacci, e molto tempo dopo ho girato alcune scene della fiction “Gli orologi del diavolo”. Lecce è stupenda, davvero un piccolo gioiello. Grazie ai leccesi per la bellissima accoglienza.”