immagine tratta dal web

di CHIARA CHIEGO –

Un sacerdote che diventa un brigante in una storia fatta di intrighi, tradimenti, borghesi arricchiti, e amore. Può sembrare la trama di un nuovo film, invece questi sono gli ingredienti di una storia antica e drammaticamente reale, che ha segnato più di una vita fra Sette e Ottocento.
Alla fine del Settecento in Puglia si visse un momento di instabilità: dopo la Rivoluzione Francese, idee più spregiudicate si erano riversate anche nel sud Italia, grazie soprattutto alla letteratura. E tra le vicende Napoleoniche e quelle dei Borboni, probabilmente il protagonista di questa storia fu affascinato da ideali di ribellione e libertà. “Papa Ciro” – pseudonimo di Ciro Annichiarico – è stato un brigante nato a Grottaglie nel 1775; ha iniziato la sua carriera come sacerdote: del suo passato non si sa tanto, tranne che a 25 anni dirigeva canti gregoriani e aveva un certo fascino con le devote.
Se fu per amore, per lussuria o semplicemente per capriccio, non lo sappiamo, ma vi è di certo che presto si scontrò con un collega per le attenzioni di una donna che entrambi frequentavano. Il rivale fu assassinato e la colpa ricadde su Ciro anche se molti pensano che fosse in realtà l’opera di un terzo innamorato.
Il giovane fu arrestato e condannato a passare 15 anni in esilio; l’ex ecclesiastico non era della stessa opinione e con scaltrezza, riuscì ad evadere dal carcere di Lecce e a far perdere le sue tracce. Tornato nella Valle d’Itria, insieme ad alcuni sodali, decise di fondare la “setta dei Decisi”: un gruppo di briganti che misero a ferro e a fuoco la zona per una quindicina d’anni. Tra Martina Franca, San Marzano di San Giuseppe e Grottaglie, i briganti compivano scorribande rimaste impunite proprio a causa dell’ instabilità politica. Queste a volte erano commissionate dai vari signori del luogo che li assoldavano per spargere il terrore tra la popolazione e commettere vendette private senza lasciare tracce.
Quando i Borboni ripresero il potere nel 1817, decisero di porre fine al fenomeno del brigantaggio e iniziarono a dare la caccia anche alla setta, che ben presto fu bloccata a San Marzano. E proprio lì il brigante Papa Ciro fu arrestato dopo una strenua lotta. Prima di essere fucilato in pubblica piazza a Francavilla Fontana, il brigante aveva confessato di aver commesso almeno 70 omicidi. Che fosse vero o meno, di sicuro questa storia ci riporta lo spaccato di una vita difficile, fatta di rinunce, vessazioni e voglia di riscatto.