di REDAZIONE –
Con atto dirigenziale del 16 dicembre u.s., la Regione Puglia ha approvato 35 prodotti agroalimentari, di cui 12 presentati nell’ambito del Progetto QBO (iniziativa attuata da Confagricoltura Lecce col sostegno della Camera di Commercio di Lecce), per l’inserimento nell’Elenco Regionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), al fine di rientrare nell’elenco nazionale.
«Sono lieta di annunciare, dopo tantissimo lavoro svolto con cittadini, ristoratori e uffici comunali che anche Novoli ha ottenuto un importante riconoscimento ed è ufficialmente rientrata nei PAT regionali, in attesa di rientrare nell’elenco nazionale, censendo, come specificità gastronomica i cosiddetti “gnocculi di Sant’Antonio” – dichiara Federica Pezzuto, Assessore alle Attività Produttive e Turismo del Comune di Novoli – si tratta di una piccola pasta fresca prodotta artigianalmente secondo la ricetta tradizionale, condita con zuppa di pesce povero e che, usualmente, si consuma in particolare il 17 gennaio. La registrazione è una forte tutela per le nostre identità territoriali affinché ogni singolo cittadino, le varie realtà di ristorazione, le associazioni e le istituzioni ad ogni ordine e grado, possano valorizzarne il prodotto inserendoci in una rete sinergica mirata ad un percorso basato sul dialogo e sullo scambio interculturale in ambito enogastronomico, sociale e turistico. Questo percorso è stato possibile grazie alla diretta collaborazione del Prof. Gilberto Spagnolo, con una ricerca storica approfondita, del dott. Dino Greco che da anni, ogni 17 gennaio, custodisce questa tradizione all’interno della propria tenuta e che ha collaborato per descrivere e sottoscrivere la ricetta originale, nonché tutti i cittadini coinvolti a vario titolo».
«Esprimo massima soddisfazione per aver donato alla comunità un riconoscimento così importante – sottolinea il Sindaco, Marco De Luca -. Il presupposto degli almeno 25 anni di storicità del prodotto è stato certificato dal sottoscritto proprio per avvalorare un percorso importante ai fini della valorizzazione del territorio che consentirà l’inserimento nell’Elenco Ministeriale. L’amministrazione comunale e gli uffici stanno lavorando con forza e convinzione affinché la nostra comunità riscopra, tuteli e custodisca la propria forza identitaria. Questo è un altro tassello».
Sul tema interviene anche David Montefrancesco (Agente di Sviluppo del Progetto QBO): «La lista completa è stata, ora, inoltrata al MASAF per l’aggiornamento dell’Elenco Nazionale che, con centinaia di piatti composti e di prodotti della gastronomia, esprime un paniere di eccellenze agroalimentari rappresentative dei territori regionali. L’inserimento in tale elenco è importante anche perché garantisce a tali prodotti il riconoscimento di “espressione del patrimonio culturale italiano”, innescando così un meccanismo virtuoso (e codificato) in grado di esprimere il meglio della Cucina Italiana (oggi riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO). Non posso dunque che esprimere tutta la soddisfazione per il risultato raggiunto, poiché si è contribuito a censire, codificare – ed arricchire- l’offerta delle specificità agroalimentari legate (ora ufficialmente) alle tradizioni del nostro territorio».
