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di CHIARA CHIEGO –

Cosa hanno in comune un re francese, Federico II, una torre e la città di Brindisi? Molte cose in realtà, ma soprattutto la straordinaria storia della Torre Cavallo. L’edificio oggi purtroppo non esiste più, ma è ancora possibile recarsi sulla striscia di terra e scogli su cui una volta è stata edificata, di fronte ad acque turbolenti. Pare che i naufragi nella zona fossero così tanto frequenti, che un uomo utilizzò il proprio testamento per fare costruire un faro, e salvare i naviganti.

Le vicende della costruzione di questo edificio affondano le loro radici fino alla settima Crociata – 1249 circa – e si confondono grandemente tra mito e realtà. Leggenda vuole che la nave su cui viaggiava il re francese San Luigi IX, di ritorno dalla Terra Santa dove si era recato per salvare Federico II, nei dintorni del porto di Brindisi fu colpita da una burrasca così forte da rischiare di andare a sbattere contro degli affilati scogli. I marinai e i soldati sulla nave si recarono dal loro re per capire cosa fare, ma lo trovarono tranquillo mentre pregava l’eucaristia. Grazie alle preghiere del Santo, la nave fu risparmiata dal maltempo e tutti furono salvi. Un’altra versione vede il Santo approdare sulle sponde brindisine, e mandare urgentemente a chiamare l’anziano Arcivescovo di Brindisi Pietro III per mettere in sicurezza l’eucarestia. Il religioso sarebbe arrivato cavalcando un bianco destriero, pronto a mettere in salvo il Corpo di Cristo; e affiancato da Luigi IX e Federico II, si sarebbero diretti trionfanti a Brindisi. Dalle orme degli zoccoli sul terreno sarebbero poi sgorgate delle sorgenti di acqua dolce.

Da allora – e sino al 2018 – a Brindisi si è tenuta una processione durante la ricorrenza del Corpus Domini, nella quale l’arcivescovo andava a cavallo fino a raggiungere la zona di Torre Cavallo, che da questa usanza trae il suo nome. Oggi in molti pensano che questo pittoresco racconto sia stato diffuso nel Seicento, probabilmente per giustificare un’antica usanza.

Anche se il naufragio di un re francese forse non è mai avvenuto in quel punto, la presenza della torre è però ben documentata: alcune fonti parlano della scelta di costruire una torre con faro, già alla fine del 1200; nonostante la supervisione dei templari, la torre ben presto crollò, tanto che nel 1301 fu ricostruita.

Questa volta l’edificio, dalla forma circolare che fungeva da faro, fu sicuramente usata fino alla metà dell’Ottocento. Purtroppo durante la Prima Guerra Mondiale andò distrutto, e i ruderi sono scomparsi nel tempo. Della leggendaria torre rimangono solo alcuni reperti, che continuano a tramandare la leggenda del re francese che ebbe salva la vita grazie alle sue preghiere.