Giuseppe D’Oria – Photo di Francesco Modeo
di RITANNA ATTANASI –
A Sava in via Carlo Poerio, 131, sorge “Casa 131”, un punto nello spaziotempo dedicato alle arti performative. Non un esercizio commerciale ma un piccolo palco su cui esibirsi a cappello. E infine una casa vera e propria. Al di là di una tenda rossa separata dall’ambiente teatrale, vi abita infatti Giuseppe D’Oria. Qui è possibile recarsi previa prenotazione, scrivendo semplicemente un messaggio al suo numero di telefono, o inviando una mail all’indirizzo fornito, entrare, sedersi, e gustarsi uno spettacolo. Solo alla fine dello spettacolo lo stesso Giuseppe sale sul piccolo palco, ringraziando nuovamente l’artista o gli artisti di turno che hanno appena smesso di esibirsi, e imbracciando un cappello di feltro nero, invita il pubblico a farlo girare per lasciarvi una libera offerta al suo interno. Va da sé che il cappello si distribuisce in modo del tutto casuale. Quest’anno, a marzo, Casa 131 festeggia 2 anni. Tutto ciò può risultare estraniante rispetto alle modalità classiche di fruizione di uno spazio dedicato alle arti performative. Così come può essere del tutto normale. Di certo è nuovo.
“La politica è cercare di condividere bellezza. Ruota tutto intorno al cappello che è un’idea estetica ma anche politica. Non c’è biglietto per immaginare un dialogo diverso tra pubblico e artista – spiega Giuseppe – in quell’obolo volontario c’è il riconoscimento dell’artista di turno ma anche dello spazio stesso”. Uno spazio che sorge in periferia e nel proprio luogo d’origine. Uno spazio che sorge a Sava. “In questi tempi digitali, liquidi, quasi inconsistenti, di dati, di informazioni, cercare di costruire una comunità fisica di artisti, di pubblico, che si incontri, che crei uno scambio continuo in un territorio a volte strano. Questo è”, conclude Giuseppe.
Dal prossimo 1 marzo si avvia la programmazione con vari appuntamenti per tutto il mese di marzo e di aprile. Alle 20.30 va in scena “Ninotchka”, con la sonorizzazione live dei film muti surrealisti. L’8 marzo “Signorina Demodè”, spettacolo teatrale ispirato al cinema muto di e con Valentina Elia. Il 22 marzo “Tutti pazzi per l’Ilva”, reading teatrale di Giuse Alemanno accompagnato da Stefano Zizzi. Il 29 marzo “Aversa + Nuvole” in concerto con Vincenzo Aversa e Giorgio Cuscito. Il 5 aprile Dalila Spagnolo in concerto. Il 19 aprile “La leggenda del santo bevitore” di Gianni Vico e i Cantacunti. Infine, il 26 aprile, il reading poetico musicale “Storielle Paesane di Vitale Boccadamo” con Giacomo Precone e Matteo Boccadamo.