di ANTONIO RIPA –
Ti vidi subito nella frotta,
l’unica biondina tra le vendemmiatrici
appena giunte in capo ai filari.
Ero lì per pochi giorni ancora
ultime giornate dedicate alla terra
prima del primo giorno del liceo.
Svuotavo i secchi pieni d’uva,
portavo quattro donne, te compresa.
Un quadrato bianco di cotone
ti raccolse i capelli come bandana
annodato sulla nuca.
Mozzavi i grappoli dai tralci
e colmavi il secchio
chiamandomi per nome
per svuotarlo.
Impugnavi ancora il manico
quando mi passasti il quinto
sotto il ceppo, io t’afferrai
e ti tirai a me
e ti guardai negli occhi
tra i pampini più radi.
Poi lo facesti tu
Poi io ancora.
Volò la giornata,
anche quella dopo.
Non so se ti baciai
o mi baciasti
tra i sarmenti più frondosi.
Al terzo giorno non c’eri
chiesi alle tue compagne,
mi dissero Germania.
E non ti vidi più.