di FABIOLA ASTORE –

Non ricordo esattamente il giorno in cui sono andata via per la prima volta da San Pancrazio Salentino e dal mio amato Salento per inseguire progetti e sogni, ma non potrei mai dimenticare la sensazione che ho provato nel momento in cui l’ho fatto: è la stessa che rivivo tutte le volte che ci ritorno e poi sono costretta ad allontanarmi nuovamente dal profumo del mare, dalle spiagge soleggiate, dalla famiglia, dagli amici, da quell’odore di sugo che pervade casa di nonna la domenica mattina.

Odore di serena convivialità.

Lasciarsi alle spalle tutto questo mi ha provocato sempre un mix di rabbia e malinconia, un rospone che rimane lì ben aggrappato alla mia gola per giorni, molto difficile da mandar giù.

Così, una volta lontana dalla Puglia, dopo qualche lacrimuccia e un paio di telefonate a mamma – con piagnisteo annesso ovviamente -, mi sono ritrovata tra la schiera dei “terroni fuorisede” – come spesso bonariamente ci definiscono – e ho fatto quello che mi veniva meglio per scacciare la nostalgia di casa: parlare a chi mi circondava del cibo della Puglia, del mare della Puglia, dell’accoglienza della Puglia, delle tradizioni della Puglia… insomma: raccontavo in giro della mia Puglia!

Negli anni mi sono accorta che più ne parlo più ho la netta sensazione – poi confermata puntualmente – che la gente abbia la curiosità di “assaporare la nostra “pugliesità”, ma che non sappia da dove cominciare.

In passato, per soddisfare la mia voglia di casa e allo stesso tempo la curiosità degli altri, mi sono armata di sorrisi, tanta pazienza, telefono e internet e ho cercato di darmi da fare per questi scopi. Poi, un giorno, il caso ha voluto che mi fosse concessa la possibilità di smettere di parlare – era anche ora! – e scrivere della mia amata terra e di cosa si prova a stare lontana da essa.

Così eccomi qui: con qualche riga bianca da riempire e la speranza più sincera di essere riuscita a regalarvi, con le mie parole, qualche dritta utile e soprattutto tanta voglia di fare le valigie e partire, verso un tramonto sul mare rosso fuoco “vista” Salento.

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© Credito immagini: Fabiola Astore