di REDAZIONE –

Porto Cesareo ha voluto ricordare un suo figlio che ha dedicato la propria vita al mare. Domenica 22 ottobre scorsa, si è svolta la prima parte dell’attività ambientale di pulizia dei fondali del porto piccolo della città jonica, che fa parte della manifestazione denominata “il mare dentro”, strutturata in due giornate di interventi, in memoria di Dino Basile e con l’obiettivo di pulire tratti di costa e recuperare i rifiuti abbandonati. Recuperati pezzi di reti, copertoni di auto, pezzi di plastica  di ogni genere poi smaltiti come rifiuti speciali, compresi alcuni relitti affondati, con costi completamente a carico della famiglia Basile e grazie anche il contributo di tutti i conoscenti e gli amici che con un’offerta hanno voluto sostenere l’iniziativa.

“Il mare dentro”. Come detto è un’iniziativa di sostenibilità ambientale che è stata programmata, promossa e realizzata dall’Area Marina Protetta Porto Cesareo, con il sostegno e la collaborazione di Ilario Peluso, dell’associazione Paolo Pinto Gallipoli ed il supporto di Sasà Gubello, Andrea Peluso, Luigi Bettani, Ivan Durante ed Ezio Calcagnile, tanti pescatori tra cui Pasquale de Braco, e poi ancora Taxi Boat da Cinzia e Lupo di mare “escursione in barca”. Importante e fondamentale anche il lavoro svolto da Mino Buccolieri e Marco Greco, unitamente a tutti i ragazzi del CEA – Centro Educazione Ambientale Porto Cesareo di Legambiente Porto Cesareo ONLUS ed alla Darsena Riviera Di Ponente per il supporto logistico. L’iniziativa godeva tra l’altro anche del patrocinio del Comune di Porto Cesareo che ha concesso tra l’altro l’uso dello spazio di stoccaggio, e del supporto di Ecotecnica Srl Porto Cesareo e della ditta Cascione.

Emozionati e soddisfatti della bella riuscita dell’iniziativa si sono detti la moglie Maria Bruna e i figli del compianto Dino Basile. “Seppur felici e soddisfatti della bella riuscita di questa iniziativa abbiano provato tristezza nel constatare quello che si trova nei nostri fondali (pneumatici, filtri della nafta, finestre, teli, reti dismesse, bottiglie, pezzi di vetroresina, e tanto altro). Abbiamo tutti insieme dato un piccolo contributo alla salvaguardia del mare e lo abbiamo fatto tutti uniti, tutti insieme – sottolinea Marco Basile, uno dei tre figli di Dino – senza retorica e convinti di dare un segnale forte e concreto, come sarebbe piaciuto a papà. Fare prima di criticare”.

Poi l’annuncio del prosieguo dell’iniziativa. “Nei prossimi giorni procederemo a recuperare 7 relitti di imbarcazioni che da tempo giacciono sul fondale. Purtroppo le condizioni meteorologiche ci hanno costretto a ‘spezzettare’ l’intervento”. Infine l’invito a cesarini ed a tutti gli innamorati del mare e delle coste.  “Che tutto ciò possa essere di esempio e che possa essere replicato, contagiando una, dieci, cento persone a pensare prima di sporcare e a pulire se trovano sporco. Da parte della mia famiglia un grande grazie a tutti gli amici che hanno finanziato, a tutti coloro i quali ieri hanno partecipato sporcandosi le mani e pulendo la cosa più bella che abbiamo: il mare. E a tutti coloro che non sono potuti venire ma sappiamo che erano con noi col cuore. Grazie papà per aver messo in moto queste energie”.